Angela Madesani ”Una solitudine troppo rumorosa”

Il suo Memento è un lavoro sulla memoria. Qui la cultura è pietrificata e illeggibile: una polvere fitta è segno del tempo che copre quel che rimane. Un muro di solitudine à quello dell’argentina Inés Fontenla. Il muro che ci costruiamo attorno per proteggerci, per creare una barriera, forse per trovare un alibi alle nostre più o meno inveterate abitudini. Già in passato l’artista aveva lavorato con un muro che stava crollando, quello di Belino, di cui nella sua opera erano le sole macerie, accompagnate da lettere di perspex illuminate con dei led coN il nome della città. Nel suo lavoro la dimensione personale, esistenziale trova un momento di incontro importante con problematiche geopolitiche di portata mondiale. La microstoria si incontra e si pone in dialogo con la macrostoria in un intreccio, dove è complesso e forse, tutto sommato inutile, leggere i singoli ruoli.

Tratto dal catalogo della mostra “Una solitudine troppo rumorosa” Nuova Galleria Morone – Milano a cura di Angela Madesani.


UNA SOLITUDINE TROPPO RUMOROSA



2014 - Milano - Nuova Galleria Morone